Fu una casualità che capitassimo a Machu Picchu proprio il giorno del mio trentesimo compleanno. Il mio amico Enrico devo ammettere che si impegnò molto più di me nella ricerca degli alloggi e delle escursioni, quindi acquistò il biglietto per l’ingresso e quando me lo mandò riportava 11 marzo 2018 ore 6.00. Quando gli dissi che era il giorno del mio compleanno era entusiasta anche lui, festeggiare 30 anni in Perù, sul Machu Picchu, il sogno della vita che doveva accadere proprio quel giorno senza averlo programmato!
L’unica cosa che rimpiango di quel viaggio è che abbiamo fatto tutto troppo velocemente, molte cose non ho avuto modo di goderle appieno nel momento, ma resta un ricordo indelebile.
Noi prendemmo il biglietto normale, ma ci sono quattro tipi di biglietto, quello semplice e quello per quelli più coraggiosi e avventurieri che non soffrono di vertigini come me :’)
La cosa fondamentale da sapere è che questi biglietti e anche il biglietto per arrivare ad Aguas Calientes vanno prenotati con largo anticipo, noi iniziammo a programmare il viaggio nell’agosto 2017 per marzo 2018.
Siamo partiti da Cusco per arrivare alla stazione di Ollantaytambo per poi prendere il treno per Aguas Calientes dove avevamo prenotato l’ostello su hostel world.
Già durante il percorso in treno vi renderete conto della magia e dell’energia di questo posto, paesaggi fantastici che neanche la migliore fotocamera può immortalarne la maestosità e il modo in cui vi sentirete sarà incredibile.
Vi lascio il link Peru Rail dove potete dare uno sguardo ai biglietti, non aspettate all’ultimo momento per prenotare il tutto, sia ingresso a Machu Picchu ,sia hotel o ostello, sia biglietti dei treni e bus.
L’antico cammino Inca
Se amate i trekking i, l’Inca Trail rappresenta il sogno e l’avventura della vita per qualunque viaggiatore. L’avevamo preso in considerazione, ma comunque per quello che avevamo programmato le tempistiche non lo permettevano.
Un percorso non facile, di 43 km, con meta finale Machu Picchu, quello che gli Inca percorrevano ai tempi di Atahualpa. Quattro giorni di percorso in cui non avrete corrente per caricare le batterie delle fotocamere e dei cellulari, in cui si dorme in tenda ed è necessario portare uno zaino leggero con solo l’essenziale. Il trekking è fattibile tutto l’anno eccetto nel mese di febbraio. L’alta stagione va da fine maggio a inizio settembre, è consigliabile prenotare addirittura 10 mesi o un anno prima.
Potrete trovare un sacco d’informazioni utili andando su ➡️ Camino Inca.
Per qualche strano motivo di quelli che solo il cuore capisce il mio viaggio interiore era sempre rivolto all America Latina…
Machu Picchu, che significa “vecchia montagna”, venne costruita come città fortezza per l’aristocrazia di Cusco, capitale dell’Impero Inca. Venne scoperta solamente nel 1911, dopo 400 anni dalla sua caduta. Fu abbandonato dopo l’invasione spagnola, e a mio avviso, fu una grande fortuna che a quei tempi i conquistadores non la scoprirono o non riuscirono ad arrivarci. Nel 1911 uno studioso della Yale University convinse un ragazzino a mostrargli i reperti inca. La popolazione locale ha sempre saputo dell’esistenza del Machu Picchu. Dopo questa fantastica scoperta, accompagnato dai suoi colleghi viene riportata alla luce l’antica città perduta degli Inca.
In tanti mi chiedete soprattutto dei giorni che ho trascorso in Amazzonia, a breve scriverò tutto con tutti i consigli.